Processo all’Innocente: grande successo per la ‘prima’ del Musical di don Giuseppe
Lunghi applausi ed intense emozioni alla ‘prima’ del “Processo all’Innocente”, il musical scritto e architettato da don Giuseppe Spedicato, parroco del Sacro Cuore, e andato in scena ieri sera al Teatro DB d’Essai a Lecce.
Tanti monteronesi col sindaco Storino e l’arciprete Putignano in testa, ma anche tanti spettatori provenienti da altre città del Salento (folta la rappresentanza novolese dove don Giuseppe ha fatto il parroco per molti anni), hanno potuto assistere ad uno spettacolo inedito non solo perché originale e messo in scena per la prima volta ma, soprattutto, per la freschezza dell’interpretazione, la vivacità della lettura e il dinamismo dei linguaggi.
“Non è facile – ha detto l’arcivescovo D’Ambrosio che l’autore e regista al termine della rappresentazione ha voluto ringraziare in modo speciale per la presenza e la paternità – avventurarsi nella rappresentazione di una vicenda storica come quella della condanna a morte di un giusto. Don Giuseppe ha colto nel segno permettendo a tutti noi di riflettere e di meditare su quei fatti che hanno cambiato per sempre la storia e hanno dato vita a oltre due millenni di cristianesimo”.
Il musical con una scenografia essenziale ma di forte impatto, dopo un video di presentazione cui l’autore ha prestato volto e parole, sintetico ma efficace , ha contrapposto 4 accusatori (Caifa, Pilato, l’amica di Giuda e Barabba), a 4 testimoni della difesa (Pietro, Giovanni, Maria di Magdala e Maria la madre di Gesù) che difendono l’innocenza di Gesù. Tutte voci fuoricampo, una scelta dell’autore, con i diversi momenti del processo e della passione scanditi dalla musica originale strumentale ma anche cantata - da interpreti di ottimo livello - e dalle coreografie che hanno assicurato plasticità e movimento a tutto l’impianto dell’opera.
Il pubblico, numeroso e attento, spesso e volentieri coinvolto nelle azioni dagli interpreti stessi, ha partecipato in un religioso e suggestivo silenzio, accompagnando tutte le fasi dello spettacolo con applausi di consenso e di entusiasmo.
Don Giuseppe non si è smentito nemmeno questa volta. Dopo il grande successo ottenuto con le esperienze precedenti e con “Non abbiate paura” in particolare, il musical dedicato a San Giovanni Paolo II, andato in scena durante la settimana della canonizzazione del Papa polacco all’auditorium di Via della Conciliazione nella Capitale, un altro colpo dal suo cilindro che ha un solo scopo: sostenere l’impegno di evangelizzazione attraverso strumenti che attingono alla tradizione – giustamente don Giuseppe si chiedeva come mai nei locali per la pastorale delle parrocchie, specie di quelle antiche, esistesse la sala teatro – ma anche alla novità di linguaggi che colgono ancora meglio nel segno. Ora appuntamento al 2018: il sacerdote di Monteroni è già al lavoro per la terza tappa della trilogia iniziata con l’opera sul pontefice santo. Sarà su Sant’Agostino la prossima creatura. In bocca al lupo.
Lunghi applausi ed intense emozioni alla ‘prima’ del “Processo all’Innocente”, il musical scritto e architettato da don Giuseppe Spedicato, parroco del Sacro Cuore, e andato in scena ieri sera al Teatro DB d’Essai a Lecce.
Tanti monteronesi col sindaco Storino e l’arciprete Putignano in testa, ma anche tanti spettatori provenienti da altre città del Salento (folta la rappresentanza novolese dove don Giuseppe ha fatto il parroco per molti anni), hanno potuto assistere ad uno spettacolo inedito non solo perché originale e messo in scena per la prima volta ma, soprattutto, per la freschezza dell’interpretazione, la vivacità della lettura e il dinamismo dei linguaggi.
“Non è facile – ha detto l’arcivescovo D’Ambrosio che l’autore e regista al termine della rappresentazione ha voluto ringraziare in modo speciale per la presenza e la paternità – avventurarsi nella rappresentazione di una vicenda storica come quella della condanna a morte di un giusto. Don Giuseppe ha colto nel segno permettendo a tutti noi di riflettere e di meditare su quei fatti che hanno cambiato per sempre la storia e hanno dato vita a oltre due millenni di cristianesimo”.
Il musical con una scenografia essenziale ma di forte impatto, dopo un video di presentazione cui l’autore ha prestato volto e parole, sintetico ma efficace , ha contrapposto 4 accusatori (Caifa, Pilato, l’amica di Giuda e Barabba), a 4 testimoni della difesa (Pietro, Giovanni, Maria di Magdala e Maria la madre di Gesù) che difendono l’innocenza di Gesù. Tutte voci fuoricampo, una scelta dell’autore, con i diversi momenti del processo e della passione scanditi dalla musica originale strumentale ma anche cantata - da interpreti di ottimo livello - e dalle coreografie che hanno assicurato plasticità e movimento a tutto l’impianto dell’opera.
Il pubblico, numeroso e attento, spesso e volentieri coinvolto nelle azioni dagli interpreti stessi, ha partecipato in un religioso e suggestivo silenzio, accompagnando tutte le fasi dello spettacolo con applausi di consenso e di entusiasmo.
Don Giuseppe non si è smentito nemmeno questa volta. Dopo il grande successo ottenuto con le esperienze precedenti e con “Non abbiate paura” in particolare, il musical dedicato a San Giovanni Paolo II, andato in scena durante la settimana della canonizzazione del Papa polacco all’auditorium di Via della Conciliazione nella Capitale, un altro colpo dal suo cilindro che ha un solo scopo: sostenere l’impegno di evangelizzazione attraverso strumenti che attingono alla tradizione – giustamente don Giuseppe si chiedeva come mai nei locali per la pastorale delle parrocchie, specie di quelle antiche, esistesse la sala teatro – ma anche alla novità di linguaggi che colgono ancora meglio nel segno. Ora appuntamento al 2018: il sacerdote di Monteroni è già al lavoro per la terza tappa della trilogia iniziata con l’opera sul pontefice santo. Sarà su Sant’Agostino la prossima creatura. In bocca al lupo.